Tre piatti di felicità.

Un menu con prodotti che fanno bene e rendono felici.
Il menu della felicità.

“La felicità umana, di solito, non è tanto il frutto di grandi colpi di fortuna, che capitano raramente, quanto delle piccole soddisfazioni quotidiane”.

Benjamin Franklin

Mangiare bene per sentirsi felici. Alla fine l’idea è semplice ma potente.

Come può qualcosa che è nel piatto davanti a noi farci sentire meglio, a portarci un po’ di leggerezza nel cuore e nei pensieri? Che cosa c’è di magico in un boccone ben fatto che può fare così tanto per noi?

Forse la magia ha poco a che fare con questo grande potere di benessere e la scienza ce lo dimostra. Forse non servivano analisi e studi in laboratorio per sapere che il cioccolato è felicità e quale sia la differenza tra avere fame e volere qualcosa di buono per stare bene.

Oggi sappiamo però che ci sono molti alimenti che possono stimolare il nostro ormone della felicità, la serotonina. C’è lei dietro a quegli slanci di euforia e di sano ottimismo che ti spingono a mettere serenità anche dove altri vedrebbero ansia e preoccupazione. Un po’ di chimica, qualche reazione e scintillina nel cervello sono la causa di questo benessere.

Ora, non volendo riaprire capitoli chiusi da un bel pezzo con dovuta cognizione di causa, come reazioni chimiche e biologia, mi basta sapere che la scienza è mia amica quando dice che mangiare rende felici. Evviva!

Allora grazie scienza e via a fare la spesa. Per questo primo menu della felicità ho scelto proprio le cose mi piacciono di più.

Ho pensato a tre ricette per portare un po’ di buonumore con il cavolo nero, il salmone, le banane ed il cioccolato, ovviamente!

Risotto con il pesto di cavolo nero.
Risotto con il pesto di cavolo nero.

Il cavolo nero, ovvero una bomba di salute che pochi conoscono. E’ capace di portarci tante vitamine, sali minerali che riescono ad arrivare dritti alla nostra amata serotonina passando per il suo triptofano. Quest’ultimo non è un esserino alieno ma un amminoacido essenziale per nostro organismo che può essere nostro solo attraverso una corretta alimentazione.

Ho fatto un risotto classico tostando il riso in padella con un po’ di burro e scalogno, sfumato poi con del vino e poi cotto piano piano aggiungendo del brodo vegetale che avevo preparato. Nel frattempo ho lessato le foglie di cavolo nero senza la costa centrale perché molto dura, poi le ho frullate con un minipimer ad immersione per preparare un pesto di cavolo nero. Ho così realizzato una crema verde vivace e bene densa aggiungendo dell’olio EVO, del parmigiano grattugiato e delle arachidi a pezzetti. Una volta cotto il risotto ho mantecato con un fiocchetto di burro ed il pesto di cavolo nero. Poi subito a tavola, anzi non proprio subito. Prima un giro generoso di buon parmigiano e dei ribes rossi perché due vitamine in più non fanno mai male, no?

Salmone marinato con ribes rossi.
Salmone marinato con ribes rossi.

Mossa da questa euforia mentre preparavo il brodo vegetale avevo messo a marinare dei filetti di salmone con il succo di due arance, olio, sale, un pizzico di paprika affumicata e della senape. Così mentre il risotto andava che era una bellezza ho iniziato a cuocere i filetti di salmone in padella antiaderente con un po’ di olio EVO, burro e foglioline di salvia, facendo attenzione a non bruciacchiarli e a non spezzarli. Basta poco ed il gioco è fatto. Vanno in tavola con un giro di olio, sale e una piccola composta di ribes rossi saltati in padella con del burro e leggermente salati.

Banana crumble with chocolate and coconut icecream.
Banana Crumble.

A questo punto non vedevo l’ora di arrivare al crumble di banana che avevo preparato ieri sera. Una storia semplice ma tanto, tanto buona.

Ho preso 4 banane mature, molto mature e le ho cotte in un tegame con un bicchiere di acqua e un cucchiaio di zucchero di canna e due chiodi di garofano fino ad ammorbidirsi per bene. Ho lavorato velocemente 150 g di farina con 100 g di burro freddo a pezzetti e due cucchiai di semi di chia macinati. Ho quindi messo queste grosse briciole in frigo per raffreddarsi per una ventina di minuti. In una teglia imburrata ho messo le banane su fondo e ho coperto con le briciole di frolla. Poi in forno caldo a 180°C per una mezzoretta. Prima di servirlo l’ho un po’ riscaldato giusto per intiepidire le banane e servito con scagliette di cioccolato fondente, del gelato al cocco e qualche lampone.

Sono stata davvero felice di aver portato a tavola così tanta gioia, è stata una piccola soddisfazione.

2 risposte a "Tre piatti di felicità."

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