
Alzarsi e partire. Ma poi per andare dove? Perché partire subito e per forza?
La lentezza dovrebbe essere un diritto inalienabile tanto quanto la ricerca della felicità riconosciuta dalla Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America. Penso che esista un tempo giusto per ogni cosa e per ognuno di noi. Ma allora perché dobbiamo aprire gli occhi, gettare i piedi fuori dalle coperte e buttarci in macchina con la sola voglia di non parlare, semmai di urlare con il clacson dell’auto? Io non l’ho mai capito.
Ma in verità non ho neanche mai speso un minuto del mio tempo per provare a capire. Semplicemente non fa per me.
“Pole Pole, hakuna matata!”
Ci sono posti del mondo in cui respiri a pieni polmoni il senso di prendere le cose con il tempo che meritano senza farsene rapire come degli ostaggi. Qui le persone sorridono e guardano avanti con fiducia anche se non sanno dove tutto questo li potrà portare. Le guardi e pensi che vivono di un’altra cultura, che tutto questo è solo una cosa loro e che non avrebbe senso di esistere nella nostra vita di tutti i giorni perché in fondo non è compatibile con il successo, le routine, le file in tangenziale. “Hakuna matata” forse, ma “pole pole” sì.
Allora svegliamoci così, piano piano con un buon banana bread.
Ingredienti:

Qui come preparare qualcosa più buona del pane e del cioccolato
- 280 d di farina
- 150 g di yogurt greco
- 140 g di zucchero
- 100 g di burro morbido
- 50 g di uvetta
- 50 g di noci tritate
- 50 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente
- 3 banane molto mature più una banana per decorazione
- 2 uova
- 1 cucchiaio di bicarbonato
- 1 baccello di vaniglia
- Anice stellato (5pz)
Imburrate e infarinate uno stampo da plum-cake e riscaldate il forno a 160°C. Tritate in un mortaio l’anice stellato.
Unite il burro morbido a pezzetti allo zucchero ed iniziate ad impastare in planetaria per ottenerne una crema a cui aggiungerete le uova uno alla volta continuando a lavorare gli ingredienti. Unite i semi di vaniglia e l’anice stellato ridotto in povere.
Preparate quindi le banane riducendole in purea con una forchetta, unitele al composto. Azionate la planetaria per amalgamare bene il tutto. Aggiungete poi l’uvetta, le noci, il cioccolato e lo yogurt all’impasto che prenderà ancora più corpo. Terminate unendo la farina setacciata con il bicarbonato.
Versate quindi il composto nello stampo, appoggiate sulla superficie le due metà di una banana tagliata per la sua lunghezza. Cuocete per un’ora circa facendo attenzione che la superficie non bruci. Controllate con uno stecchino il grado di cottura e lasciate poi raffreddare prima di sfornare.
“Pole pole” in Swahili significa “piano piano”, come una goccia di miele che arriva sulla fetta. Gnam!

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