Resistere, o forse no.

A me questa estate mancherà.

E’ stata diversa, la prima. Ha portato una nuova porta da aprire con le mani un po’ umide sul pomello e un soffitto bianco con le luci della sera che sembrano un presepe.

Poi però si riparte, tutto si muove di nuovo però la sensazione di resistenza è ancora forte. I saluti non mi piacciono, non mi sono mai piaciuti in verità. Così come i treni che partono piano piano e poi vorresti ancora salutare ma è già via, lontano e sul binario non c’è rimasto più nessuno. Allora fai spallucce e scendi le scale sapendo che è normale, forse è così che funziona.

Sì questo è il gioco. Però a volte ci sono imprevisti, si sta fermi un giro, si riparte dal via e così la strada diventa di colpo più lunga ed il tempo non conta più, non è quello di tutti gli altri che forse sono già arrivati.

Per il momento resisto.

Fino a che ci sarà un’anguria in frigo, questa sarà ancora la mia prima estate. Poi ripartirò alla conquista del Parco della Vittoria.

Nell’attesa preparerò un’insalata dolce e saporita con il pane che più mi piace.

Ecco cosa mi servirà:

  • 350 g di farina 1
  • 150 g di farina 2
  • 2,5 dl di acqua tiepida
  • 7 g di lievito di birra secco
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 4 vasetti di yogurt greco magro
  • 1 anguria di medie dimensioni
  • 100 g di feta
  • 2 cipolle rosse di Tropea
  • 3 cetrioli
  • Foglie di menta fresca
  • Una manciata di pistacchi salati
  • Sale, pepe e olio extra vergine di oliva q.b.

Mescolerò le farine con lo zucchero. Poi scioglierò bene il lievito di birra in una ciotola con l’acqua tiepida e un 1 cucchiaio di olio. Unirò poi a poco a poco la miscela di farine con zucchero e sale. Si tratterà di lavorare per 10 minuti fino a formare una palla liscia che farò riposare per 2 ore coperta. Trascorso il tempo, riprenderò l’impasto e lo lavorerò per formare un cilindro da cui ricavare 8 pezzi. Lavorerò ogni pezzo con il mattarello per formare delle focaccine rotonde.

Le cuocerò in padella calda con due cucchiaini di olio, girandole dopo due minuti e le condirò con un filo di olio, sale e una manciata di menta tritata.

Sarà poi la volta dell’insalata da preparare con l’anguria tagliata in pezzi, i due cetrioli a bastoncini, rondelle di una cipolla e mezza, pistacchi, feta sbriciolata, foglie di menta, olio, sale e pepe. A questo punto non rimane che la salsa, da preparare con lo yogurt greco unito all’olio, sale, pepe, mezza cipolla tritata e il cetriolo a pezzetti e ancora menta.

Tutto insieme sarà fantastico, come quest’estate.

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