
Prendersi il tempo per fare le cose così come le sentiamo e non come altri pensano sia giusto per noi.
C’è qualcosa di speciale nel fare con le proprie mani, sentire che la forma prende vita proprio perché è così che l’abbiamo immaginata oppure semplicemente perché è lì che le nostra dita ci hanno portato.
Io ho fatto gli gnocchi, di pancia e senza ricetta se non quella che le mani sentivano essere giusta per me. Ho scelto i colori e li ho seguiti fino alla fine.
Ne è uscita fuori una mattina infarinata ma piena di soddisfazione.
Vi dico allora come ho fatto!

Ho frullato 2 barbabietole già cotte con un filo d’olio ed un pizzico di sale. Ho lessato una decina di patate di medie dimensioni, sbucciate poi ancora calde e passate allo schiacciapatate. Ho quindi unito la barbabietola frullata, un uovo ed un pizzico di sale. Via ad impastare aggiungendo farina fino ad ottenere un composto morbido ma ben lavorabile. Quindi ne ho fatto dei gran serpentoni, tagliati a tocchetti e usato il rigagnocchi per rendere queste chicche colorate ancora più speciali. Una parte degli gnocchi li ho cotti subito in acqua bollente salata e poi conditi con dei cavoletti di Bruxelles sbollentati e ripassati in padella con dell’origano fresco, dei germogli di barbabietola e briciole di feta. La restante parte l’ho messa in freezer a memoria di questa mattina un po’ più pasticciata del solito, ma bella bella.
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