Il 19 marzo è sempre stato prima di tutto il giorno che precede il mio compleanno. Questo quando ero piccola e l’attesa della festa, dei regali, di rivedere i cugini era tanta. Era il giorno dei preparativi ed era bello vedere mamma riprendere quel suo quaderno di cucina e ricette pieno zeppo di foglietti, post-it e macchie di caffè del tiramisu.
Questa volta è stato diverso. Sebbene 35 sia una tappa notevole per le mie lentiggini. Questa volta sono stata io che ho tirato fuori pizzini vari, cartacei e non, per iniziare a creare una storia di affetto e preparativi per dei piccoli grandi occhi azzurri.
E allora si festeggia. Ci si prepara e la tavola della cucina si riempie di aspettative e curiosità. E il 19 rimane la festa del papà con i fiori gialli del giardino di casa e le zeppole di San Giuseppe.
Una particolare, io odio la saccapoche e ho sempre avuto “paura” della pasta choux. Ma amo le amarene con la crema pasticcera. Così ci provo, verrà fuori qualcosa.
Ecco come è andata. Partiamo dagli ingredienti:
- 3 uova
- 150 gr di farina
- 25 gr di burro
- 1/4 lt di acqua
- crema pasticcera
- amarene sciroppate
- zucchero a velo
Ho riscaldato acqua e burro con un pizzico di sale fino ad inizio bollicine. Ho poi versato tutta la farina setacciata e lavorato energicamente con una frusta per 10 min, fino a che il composto non si é staccato dai bordi della pentola. Ho poi aggiunto le uova, uno alla volta, fuori dal fuoco, e lavorato fino ad un composto liscio. Riposo di una mezzoretta. Poi saccapoche con beccuccio a stella. Ho realizzato delle ciambelline su pezzi di carta forno unta e poi le ho tuffate in olio caldo per la frittura.
Dopo la doratura saranno croccanti fuori e soffici dentro. Alcune ciambellinesono finite in zucchero e cannella e altre sono diventate zeppole con crema pasticcera, amarena e zucchero a velo. E l’impasto avanzato é andato in forno per farne degli eclairs con panna e cioccolato. Tutto fatto, più semplice del previsto. Ma la saccapoche non mi piace proprio.
auguri.
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